IL REGISTA SBARRETTI FIRMA UN BIOPIC SULLA VITA DI DON PIERINO GELMINI,
SACERDOTE CONTROVERSO E POLITICAMENTE SCHIERATO
"Da che mondo è mondo c'è la Verità e la Menzogna, il Bene e il Male... e
noi dobbiamo scegliere da quale parte stare. A questo serve l'educazione e
la formazione cha abbiamo ricevuto dai nostri Padri". Così, attraverso un
primo e poi un primissimo piano sugli occhi severi e fieri di Fernando
Altieri, inizia il film di Andrea Sbarretti sulla vita di Don Pierino
Gelmini.
Figura emblematica quella dell'uomo di fede che preferì una vita al
servizio dei più bisognosi, anziché una carriera ecclesiastica di
prestigio. Pretendeva che lo chiamassero sacerdote e non prete, poiché "il
prete è un mestierante, che lavora per un contributo in denaro, mentre il
sacerdote è colui che per vocazione ha deciso di fare della sua vita una
missione per gli altri".
Ordinato prete nel lontano 1949, all'inizio degli anni Sessanta decide di
fondare una comunità che aiuti i ragazzi sbandati, in particolare quelli
affetti da tossicodipendenza. Un uomo che non ha fatto sconti, né a se
stesso nè ai suoi ideali, portando avanti un sogno che si è realizzato
nella Comunità "Incontro", ancora oggi attiva nella cittadina di Amelia
(Umbria).
Il regista deve aver senz'altro pensato che valeva la pena raccontare una
storia del genere. Il personaggio principale porta con sé così tanta
materia legata ai sentimenti, ai buoni propositi, alle azioni coraggiose,
ma anche agli oltraggi subiti e alle presunte accuse, da rendere già film
la vita stessa, così com'è. La narrazione, attraverso i flashback in
bianco e nero e le varie interviste che talvolta chiamano in causa i veri
protagonisti della vicenda, tenta di presentare in maniera cruda, semplice
e diretta i fatti e le vicende susseguitesi negli anni. Lo spettatore spia
il primo incontro di Don Gelmini, a Roma, con un ragazzo drogato che gli
chiede aiuto. Partecipa ai lavori iniziali del luogo che diventerà la casa
di centinaia di persone malate. Segue, con apprensione, i giornalisti che
introducono le notizie relative alle accuse di pedofilia rivolte al prete,
e si commuove guardando le ultimissime immagini, quelle del vero Don
Gelmini che esce dall'ospedale, grato di potersi trovare ancora una volta
faccia a faccia con i suoi amatissimi "figli". Lo accompagna, passo dopo
passo, quando passeggia in solitaria riflettendo sull'amore, sulla droga e
sul perdono. Una figura in nero che si staglia tra i colori caldi della
campagna, separata e distinta, eppure tutt'uno con essa, con la madre
terra alla quale si sente così legato.
Roberta Montella - Mymovies.it